Note d'Arte – Artisti stranieri al Circolo artistico
(Il Momento, Roma, 26 May, 1946)
Pare che al Circolo Artistico abbiano sera internazione d'aprir, finalmente, le finistre e di combiare un po' l'aria, che s'era fatta pesante.
Intanto uno spiraglio s'è schiuso con questa mostra d'artisti stranieri i quali, a dir la verità, non si sono sforzati tanto a mandar cose nuove perché alcune s'eran già viste in altre esposizioni precedenti.
Per Dragescu e Peikov non potremmo aggiungere nulla a, quanto dicemmo in occasione delle loro personali, del resto neanche lontane, Fieder c'è sembrato un po' freddo, Levay tendente all'illustrativo, Kasak crudo e irrequieto, Beck sempre bluastro ed oscuro, ma misurato e rigoroso (bella natura morta con limoni), Alkay pieno di estro (notiamo il paesaggio di Calabria e la natura morta). Di Marian (Kosciatkowski) ricordamo l'appartamento blu (toni freddi schiaffeggiati dal bordo rosso), di Tot le due ritmiche figure nude, di Iliu il paesaggio con case ricco di fantasia, nel quale s'accordano musicalmente grigi, blu e gialli.