Artisti stranieri a Via Margutta

(P. G., Italia Nuova, Roma, 17 May, 1946)

— by P. G.

A bella posta voglio contrapporre a questo accademismo che tanto più sterile e gretto mi apere in quanto si maschera sotto le esigenze di un'arte sociale e riformatice, quell'opera quasi minuscola dello scultore ungherese Amerigo Tot che rammenta un po' la fattura di Pericle Fazzini in quel gustoso modo di concepire le linee in funzione fra loro e riallacciarle secondo la maniera cara agli antichi e nelle sue dimensioni ridotto è cosi densa di significato e di studio e di contenuto.