L' Accademia di Ungheria di Roma...

(Roma, October 1948)

L’ Accademia d’Ungheria in Roma, che dopo un’interrazione di tre anni ha ricominciato in ogni campo la sua attività, tiene ora una grande esposizione rappresentativa delle opere degli artisti ungheresi che lavorano presso l’Accademia o risiedono a Roma. Oltre ad Amerigo Tot e Giulio Tamassy, espogono i pensionanti, i membri, e gli ospiti dell’Academia d’Ungheria: Amelia Camboni, Eösze András e Luigi Matos scultori, Giuseppe Breznay, Antonio Biró, Francesco Dávid, Manlio Guberti, Giuditta Némedi, Ledislao Tar, Giuseppe Temes e Alessandro Zugor pittori. I dodici artisti rappresentano ugualmente le due correnti principali della nuova arte ungherese: il naturalismo e l’astrattismo. Ammirevoli nella loro arte sono le ispirazioni che offere l’Italia. Un’altra attrattuva dell’esposizione è costituita da 23 bellisimi disegni a penne per il Faust di Goethe del più grande illustratore ungherese del secolo XIX Michele Zichy, l’amico di Théofile Gauthier. I disegni sono stati recentemente scoperti e vegono ora esposti per la prima volta.
L’esposizione quale scriveremo ancora più largamente, verrà inaugurata il 24 maggio alle ore 18 e rimarrà aperta al pupplico fino al 7 giugno. Durante l’esposizione, giovedi 29 maggio la dottoressa Rosina Tamássy terrà una conferenza sull’arte di Michele Zichy e sulle sue illustrazioni.